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Il video sottostante è davvero toccante! Esso è stato realizzato da alcune liceali e tratta di un ragazzo che racconta delle violenze che la madre per anni ha subito dal padre. Inizialmente il ragazzo racconta di quando era bambino e pensava che fosse tutto un gioco ma una volta diventato grande si rende conto di ciò che è successo in realtà e di quanto la madre ha sofferto 
Io sono molto sensibile e mentre lo vedevo ho pianto :'( 

 

Scusate se insisto, ma questa storia per me è troppo importante!!
Guardate questo paese della Calabria: San Martino di Tauria Nova... Anna Maria Scarfò. Si, avete capito bene. Proprio lei. Non ci crederete ma ha sempre avuto i suoi compaesani contro. Tutti convinti che lei provocasse gli uomini che la violentavano e minacciavano. Tutti convinti che lei fosse consensiente.
Ma come si fa a non credere alla veridicità di questa violenza??? Ma come si fa a disprezzare questa povera ragazza solo perché a denunciato i suoi aggressori??? 
Ma chi se frega di salvare le apparenze quando di mezzo c'è una povera ragazzina di 13 anni??? Un solo commento: che schifo... 

Se potessi avere tutti quei mostri davanti gli farei una sfuriata indimenticabile e non avrei paura di fare brutta figura perché saprei di lottare per qualcosa di giusto!
Sono certa che il vero motivo per cui San Martino di Tauria Nova è visto come un postaccio popolato da gente malvagia non è perché si pensa che siano tutti stupratori ma perché questa gente non ha voluto aiutare una ragazzina in difficoltà.
Basti pensare che quando Annarella passeggiava con la mamma e incontrava i suoi compaesani, questi sputavano a terra in segno di schifo di fronte alla ragazza che subiva in silenzio e che chissà quante volte avrà pensato scappare... Ma dove andare? In fin dei conti non esiste un posto sulla faccia della Terra dove non vengono commesse ingiustizie giorno per giorno...  Sarebbe una fuga inutile, dolorosa verso una meta irraggiungibile... 

Ma per fortuna, Anna Maria sa di poter contare su centinaia di persone che l’hanno raggiunta da Catania, da Reggio Calabria e da Napoli. Una rete di solidarietà partita dal web. Due mondi che si scontrano.  Da una parte il Sud in cerca di riscatto, vicino alle vittime e a chi subisce delle ingiustizie. Dall’altro lato, la parte arretrata di un Sud che non vuole cambiare, che continua a trovare la forza nell’omertà e nel silenzio. Anna Maria però guarda avanti e, nonostante non voglia essere ripresa per motivi di sicurezza né scambiare molte parole con i giornalisti, trova la forza per dire: “mi sento meno sola”. 
Io sono del sud e voglio sottolineare che non bisogna generalizzare. Ognuno ha le proprie idee, i propri valori, i propri obiettivi da raggiungere e questo non dipende dal luogo dove si è nati e vissuti. Per questo motivo dimenticatevi tutti i vostri stereotipi e pregiudizi su quelli che chiamate "terroni" perché anche questi terroni hanno un cuore e delle buone intenzioni. Semplicemente, esistono quelli che le manifestano e quelli che non le fanno emergere, come gli abitanti di San Martino.

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